fratur delle coste, fisioterapia e recupero
La frattura delle costole è una lesione che si verifica quando una delle ossa della gabbia toracica si rompe o si spezza.
La causa più comune è un trauma toracico, tuttavia in persone che soffrono di osteoporosi o fragilità ossea, anche un forte colpo di tosse o un semplice starnuto può portare alla rottura della costa.
Anatomia delle costole
Le costole sono ossa curve e piatte che formano la gabbia toracica. Sono estremamente leggere, flessibili, ma altamente resistenti; contribuiscono alla protezione degli organi toracici interni.
Ci sono dodici paia di costole, tutte articolate con la colonna vertebrale. Tuttavia, solo sette hanno un’articolazione diretta con lo sterno. Le costole possono essere assegnate a uno dei due tipi distinti; costole vere e costole false. Le costole da una a sette sono considerate vere costole e si attaccano direttamente allo sterno tramite la propria cartilagine costale. Le costole da otto a dieci sono definite costole false e sono collegate allo sterno indirettamente tramite la cartilagine della costola sopra di esse. Le ultime due paia di costole sono costole fluttuanti e la cartilagine di queste costole tende a terminare all’interno della muscolatura addominale.
Cause della frattura alle costole
Il meccanismo più comune che causa fratture alle costole è un trauma contusivo (ovvero incidenti automobilistici, cadute dall’alto, traumi diretti o persino vigorosi colpi di tosse). Il trauma contusivo provoca la rottura della costola, esercitando una pressione direttamente sul torace.
Naturalmente, sebbene la prima cosa da fare sia approfondire il meccanismo di lesione, per valutare efficacemente e correttamente una frattura costale, è importante anche fare considerazioni specifiche per il singolo paziente: infatti, le persone con età avanzata, o che presentano patologie sistemiche ossee come osteoporosi o osteopenia, presentano un più alto rischio di subire una frattura costale.
Sintomi della frattura alle costole
Il sintomo principale è il dolore che si percepisce nella zona della frattura. Questo dolore aumenta d’intensità quando:
- si fa un respiro profondo
- si preme sulla parte lesa
- si tossisce o si fa uno starnuto
- ci si piega in avanti o si fa una torsione
Risulta perciò importante distinguerlo dai dolori intercostali o da un acuto dolore al petto che invece può essere il sintomo di altre problematiche, come un attacco di cuore. Se le fratture alle costole sono complesse, il paziente può soffrire di danni aggiuntivi agli organi interni sottostanti.
Diagnosi frattura alle costole
La radiografia al torace rimane l’esame standard di riferimento.: permette di mostrare sia le fratture, sia il loro possibile spostamento, sia un possibile pneumotorace.
In caso di sospetta lesione interna o frattura complessa, può essere utile prescrivere ed effettuare una TAC per controllare lo stato degli organi interni. Anche la risonanza magnetica e la scintigrafia ossea possono rivelarsi esami diagnostici efficaci per la corretta valutazione delle fratture alle costole.
Rischi e Complicanze
Di per sé una semplice frattura costale potrebbe provocare anche solo dolore: tuttavia, questo dolore può essere così forte da impedire al paziente di tossire correttamente e respirare profondamente.
A causa della ridotta mobilità toracica, il paziente è indotto a respirare solo con la parte superiore dei polmoni, non permettendo l’espirazione di tutte le particelle. Questa condizione può, a sua volta, favorire lo sviluppo di un’infezione polmonare sottostante.
La frattura delle costole può causare anche una varietà di complicanze intra-toraciche e intra-addominali se durante violenti traumi contundenti, non provocano lesioni della cute ma solo lesioni interne.
in presenza di un volet costale (ovvero una frattura multipla di 3 o più costole adiacenti che si scollano e si distaccano dalla gabbia toracica) si può avere insufficienza respiratoria per la compressione dei polmoni: questa condizione genera una riduzione della pressione all’interno della gabbia toracica, provocando un collasso polmonare.
Trattamenti per la frattura delle costole
Quando si tratta una frattura costale isolata e non spostata, il trattamento prevede, essenzialmente, l’assunzione di antidolorifici per alleviare il dolore e il riposo per dieci giorni.
Il ghiaccio può ridurre gonfiore e dolore e aiutare a prevenire ulteriori danni ai tessuti. Per una frattura delle costole non è prevista l’immobilizzazione né tramite gesso né tramite doccia gessata. La fondamentale mobilità delle costole deve essere, infatti, preservata per permettere la respirazione.
Il trattamento per recuperare una frattura costale dipende da diversi fattori, come l’entità della frattura, il numero di costole coinvolte, il loro possibile spostamento, la presenza o meno di frammento costale, lo sviluppo o meno di uno pneumotorace o di una contusione polmonare.
Il fisioterapista può aiutare a ripristinare la normale mobilità e, successivamente, indicare un’accurata ginnastica posturale con esercizi di riabilitazione respiratoria mirati a ripristinare la capacità polmonare e rinforzare la muscolatura deputata alla respirazione. In alcuni casi durante il percorso terapeutico il fisioterapista può integrare le varie tecniche riabilitative con l’applicazione di Kinesio taping o bendaggio funzionale.
Ad esempio, uno degli esercizi più efficaci è quello che prevede un’inspirazione iniziale profonda, seguita da una fase di apnea più duratura possibile, e un’espirazione finale che si conclude con un forte colpo di tosse. Questo esercizio permette di portare sufficiente ossigeno in tutte gli angoli polmonari, di garantire un corretto scambio gassoso, e, con il colpo di tosse, di staccare eventuali secrezioni, così da evitare ristagni di aria e muco che sono la causa delle infezioni polmonari.
Tempi di recupero
Per lo sviluppo del callo osseo nella rima di frattura della costola rotta sono necessarie circa 4 settimane.
Per favorire i naturali processi di riparazione ossea, migliorare la consolidazione del callo osseo e ridurre i tempi di recupero, è possibile affittare un macchinario di magnetoterapia. La magnetoterapia prevede l’esposizione del tessuto da trattare all’interno di un circuito elettromagnetico con frequenze preimpostate per migliorare la formazione del callo osseo, riducendo inoltre l’edema e la sensazione di dolore.
Nei casi più gravi, invece, la persona potrebbe aver bisogno di essere ospedalizzata ed essere seguita con maggior attenzione dal personale medico sanitario.
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