La fascite plantare, cause e fisioterapia

Se avverti dolore sotto il tallone, potrebbe dipendere dall’infiammazione della fascia plantare. L’infiammazione di questo tessuto prende il nome di fascite plantare.

La fascia plantare, chiamata aponeurosi plantare, è un legamento spesso che collega il tallone alla parte anteriore del piede. Agisce come ammortizzatore e sostiene l’arco plantare, aiutandoci a camminare.

Cos’è la fascite plantare

Il piede, normalmente, ha 28 ossa, 33 articolazioni e più di 100 muscoli, tendini e legamenti.

Tra questi c’è la fascia plantare o l’aponeurosi plantare (o legamento arcuato): un forte strato di tessuto fibroso bianco situato sotto la pelle della pianta del piede. Collega il tallone alla parte anteriore del piede e sostiene l’arco plantare.

Verso la parte anteriore del piede, a livello medio-metatarsale, si divide in cinque sezioni, ciascuna estesa in una punta e a cavallo dei tendini flessori.

L’aponeurosi plantare entra in azione principalmente durante il sollevamento del tallone, per staccare la punta del piede, durante la deambulazione. Stabilizza l’arco del piede e consente la flessione del primo metatarso, consentendogli di sostenere la maggior parte del peso corporeo. Fornisce inoltre assorbimento degli urti quando il piede colpisce il suolo.

Perché viene la fascite plantare?

Quando siamo in posizione eretta, il peso del corpo si posiziona sul piede, questo determina un aumento della tensione sulla fascia plantare. La tensione aumenta anche quando si spinge sulla pianta e sulle dita dei piedi. Entrambe le situazioni si verificano continuamente, anche durante una normale camminata o corsa. Può quindi succedere che, in seguito ad un uso eccessivo, o nel tempo, la fascia perda parte della sua elasticità e resistenza e possa irritarsi anche semplicemente con attività di routine quotidiane.

La risposta naturale del corpo alle lesioni è l’infiammazione, che, in questo caso, provoca dolore al tallone e rigidità della fascia plantare.

Non esiste, quindi, una vera e propria causa per la fascite plantare. Esistono, tuttavia, numerosi fattori di rischio:

  • Eseguire sport senza un’adeguata preparazione dei muscoli e dei tendini.
  • Obesità.
  • Piede piatto o piede cavo;
  • Ginocchio valgo o ginocchio vago;
  • Scarpe strette o tacchi.
  • Patologie reumatiche.
  • Lavori o sport eseguiti su una superficie dura.
  • Stare in piedi per periodi di tempo prolungati.
  • Allenarsi senza allungare i polpacci.
  • Infortuni alla caviglia.

Si stima che circa una persona su 10 soffra di fascite plantare e che colpisca prevalentemente le donne rispetto agli uomini. Il normale invecchiamento, inoltre, fa perdere flessibilità alle fasce plantari.

Come capire se è fascite plantare?

I sintomi della fascite plantare sono piuttosto variabili. In alcune persone, infatti, il dolore può insorgere in maniera acuta e improvvisa, in altre, invece, in maniera graduale e progressiva.

Anche la localizzazione del dolore è variabile, in alcune persone il dolore è localizzato verso la zona del tallone, in altre può essere localizzato su dei punti precisi della fascia plantare, in altre ancora può essere diffuso. Ci sono casi in cui l’infiammazione è talmente importante da provocare, oltre al dolore, gonfiore, che può essere presente sia sulla faccia dorsale che sulla faccia plantare del piede.

Ad ogni modo la caratteristica principale di questa patologia è, ovviamente, un intenso dolore al tallone e alla pianta del piede.

Fascite plantare e spina calcaneare sono la stessa cosa?

No. La fascite plantare e la spina calcaneare sono due cose diverse, ma fortemente collegate tra loro.

La spina calcaneare è una piccola crescita ossea (sperone) che si forma nel punto in cui la fascia plantare si unisce l’osso del tallone (il calcagno). Quando il tendine “tira di più” il calcagno deve organizzarsi meglio per resistere; si forma, quindi, questo sperone osseo che gli consente di sostenere una maggiore tensione.

La spina calcaneare, pertanto, altro non è che la risposta dell’osso alle forze di trazione della fascia plantare (o di altri muscoli del piede). Gli speroni del tallone spesso non causano dolore.

Da recenti studi è emerso che circa la metà delle persone che soffrono di fascite plantare andrà, nel tempo, a sviluppare una spina calcaneare.

Fisioterapia per la fascite plantare

La maggior parte delle persone che soffrono di fascite plantare riescono a guarire nel giro di alcuni mesi con un trattamento conservativo.

I trattamenti di riabilitazione effettuati con un fisioterapista possono aiutare a rilasciare la tensione presente nella fascia plantare.

Solitamente i trattamenti prevedono:

  • Esercizi terapeutici per rinforzare i muscoli;
  • Esercizi di stretching;
  • Terapia manuale. Mobilizzazioni e manipolazioni, per ridurre il dolore e alleviare i sintomi;
  • Taping neuromuscolare. Il taping è una tecnica di bendaggio funzionale che consiste nell’applicazione di nastro adesivo elastico.
  • Terapie fisiche: tecarterapia, laserterapia, ultrasuoni, onde d’urto, elettroterapia.

Se pensi di soffrire di fascite plantare, contattaci, la prima visita spesso è gratuita e insieme potremo pianificare un piano di trattamento adeguato.

Per approfondire clicca qui…Fascite plantare

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