La lesione del menisco e dei legamenti, come interviene la fisioterapia
Il ginocchio è l’articolazione più grande del nostro corpo, nonché la più suscettibile alle lesioni. Nello specifico il menisco e i legamenti crociati rientrano tra le strutture del nostro sistema muscolo-scheletrico più soggette a traumi e, di conseguenza, più trattate nel nostro centro di fisioterapia.
Com’è fatto il ginocchio
Per capire l’importanza del menisco e dei legamenti crociati del ginocchio è utile ripassare un po’ di anatomia di questa importante articolazione.
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Il ginocchio è un’articolazione “a cerniera”, che si muove cioè su un solo piano. È progettato per svolgere una serie di funzioni:
- Sostiene il corpo in posizione eretta;
- Aiuta ad abbassare e alzare il corpo;
- Fornisce stabilità;
- Funge da ammortizzatore;
- Permette la torsione della gamba;
- Rende la camminata più efficiente;
- Aiuta a spingere il corpo in avanti.
Il ginocchio è costituito da ossa, cartilagini, legamenti e tendini.
Il menisco è simile a un cuscino gommoso che si trova all’intersezione tra la rotula, lo stinco e il femore. Questo cerotto di cartilagine consente una maggiore mobilità e, allo stesso tempo, aiuta a distribuire uniformemente la pressione sul ginocchio.
I legamenti crociati, al contrario, sono più simili a degli elastici giganti, allungati al centro del ginocchio. Forniscono supporto strutturale al ginocchio, in particolare durante le attività che comportano piegamenti e torsioni. Menisco e legamenti crociati possono danneggiarsi o strapparsi, causando seri problemi alla mobilità. Questi danni possono presentarsi con sintomi simili, è fondamentale, quindi, assicurarsi di parlare con un medico: questo aiuterà non solo con la diagnosi, ma anche il successivo trattamento.
Come avviene la rottura del menisco e come si capisce
Il menisco può lesionarsi a causa di traumi acuti, o come risultato di alterazioni degenerative che avvengono nel tempo.
Le lesioni del menisco legate allo sport si verificano, di solito, quando un atleta ruota o gira la parte superiore della gamba mentre il piede è piantato e il ginocchio è piegato. La forza e il grado di torsione del ginocchio possono strappare parte della cartilagine che forma i menischi del ginocchio. Spesso avvengono insieme ad altre lesioni al ginocchio, come le lesioni del legamento crociato anteriore.
Il quadro sintomatico della lesione meniscale ha delle caratteristiche specifiche a seconda del livello in cui avviene la lesione e in base al tipo di menisco colpito (laterale o mediale).
Ad ogni modo in ogni importante lesione meniscale abbiamo:
- Dolore nella parte mediale o laterale del ginocchio;
- Gonfiore al ginocchio;
- Blocco dell’articolazione del ginocchio;
- Incapacità di stendere o piegare completamente l’articolazione del ginocchio;
- Zoppia.
Come avviene la rottura del legamento crociato e come si capisce
Come abbiamo visto i legamenti crociati si trovano all’interno dell’articolazione del ginocchio. Si incrociano a formare una “X” e controllano il movimento avanti e indietro del ginocchio.
La lesione dei legamenti, così come nel caso del menisco, può comprendere sia il legamento crociato anteriore insieme a quello posteriore, o uno dei due.
Il legamento crociato anteriore, quello che corre diagonalmente al centro del ginocchio, impedisce alla tibia di scivolare davanti al femore, oltre a fornire stabilità rotazionale al ginocchio. Il legamento crociato anteriore è quello che subisce più frequentemente lesioni. Può essere danneggiato in seguito a uno dei seguenti eventi:
- Cambiare direzione rapidamente;
- Fermarsi all’improvviso;
- Rallentare durante la corsa;
- Atterrare in maniera errata da un salto;
- Contatto diretto o collisione, come un contrasto a calcio.
Una persona che sperimenta una lesione di un legamento crociato riporta una combinazione dei seguenti sintomi:
- Dolore acuto iniziale;
- Gonfiore dopo l’infortunio;
- Dolore profondo;
- Raggio di movimento limitato;
- Incapacità di sopportare il peso;
- Tenerezza intorno all’articolazione del ginocchio;
- Lividi intorno al ginocchio;
- Intorpidimento.
A differenza dei menischi, per i legamenti crociati, le problematiche degenerative senza evidente causa traumatica sono molto poco frequenti.
Diagnosi
Uno dei test principali per le lesioni meniscali è il test di McMurray. Il paziente deve stare in posizione supina, il medico piegherà il ginocchio, quindi lo raddrizzerà e lo ruoterà. Questo movimento indotto metterà in tensione il menisco. Se è presente una lesione del menisco causerà dolore o un click all’interno dell’articolazione.
Per quanto riguarda le rotture dei crociati, invece, il test più attendibile è il test di Lachman. Il paziente è in posizione supina, ginocchio flesso tra i 15° e i 30°. Con una mano si immobilizza il femore, mentre l’altra pone la tibia in trazione. Se la tibia si sposta anteriormente senza opporre resistenza, il test è positivo ed indica, quindi, una lesione al legamento crociato anteriore.
Fisioterapia per il menisco e i legamenti crociati
Uno dei ruoli principali del menisco è l’assorbimento degli urti. Gli altri ammortizzatori vitali attorno al ginocchio sono i muscoli. Allo stesso modo uno dei ruoli principali dei legamenti crociati è quello di dare stabilità al ginocchio. Nella pratica clinica si è osservato che se si rafforzano i muscoli delle gambe, il ginocchio diventa man mano più stabile.
Il lavoro del fisioterapista, quindi, mira a:
- Ridurre il dolore e l’infiammazione;
- Normalizzare il range di movimento articolare;
- Rafforzare il ginocchio, specialmente i muscoli posteriori della coscia;
- Rafforzare l’arto inferiore: polpacci, muscoli dell’anca e del bacino;
- Migliorare l’allineamento femoro-rotuleo;
- Normalizzare le lunghezze dei muscoli;
- Migliorare la propriocezione e l’equilibrio;
- Migliorare la tecnica e la funzione, ad es. camminare, correre, accovacciarsi, saltare e atterrare;
- Ridurre al minimo le possibilità d’infortunio.
La fisioterapia conservativa si avvale dell’integrazione di:
- Tecniche manuali: che hanno l’obbiettivo di migliorare il movimento articolare e dei tessuti molli;
- Mezzi fisici ad alta tecnologia: come laserterapia, tecarterapia, correnti antalgiche , ultrasuoni, crioterapia;
- Ginnastica posturale: ha lo scopo di recuperare la forza muscolare, e soprattutto, il controllo motorio dell’articolazione, che nei casi di lesione legamentosa risulta essere uno dei fattori più delicati da riabilitare.
La fisioterapia post-operatoria utilizza gli stessi elementi (ad eccezione di alcuni mezzi fisici che potrebbero essere controindicati) in modalità differenti.
Risulta, inoltre, essere importantissimo eseguire un ciclo di fisioterapia pre-operatoria, per due motivi:
- Riduce i tempi di recupero post-operatorio;
- Prepara il paziente non solo all’operazione, ma al percorso terapeutico che dovrà effettuare subito dopo, che nel caso del legamento crociato anteriore ha una durata minima di 4 mesi.
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