La spalla gioca un ruolo cruciale nelle nostre attività quotidiane, ma a volte, a causa di traumi, degenerazioni, o problemi strutturali, si rende necessario un intervento chirurgico di protesi di spalla per ripristinare la sua funzionalità. Questo articolo esplora il quando e il come dell’impianto di una protesi di spalla e delinea il percorso fisioterapico post-operatorio.
Anatomia della Spalla e Tipi di Protesi
La spalla è composta da quattro elementi ossei (testa omerale, scapola, clavicola e sterno) e cinque articolazioni, tra cui le reali (gleno-omerale, acromion-clavicolare, sterno-clavicolare) e le false (scapolo-toracica, subdeltoidea). Le protesi di spalla si classificano in endoprotesi, artroprotesi (comprese le inverse) e protesi miste, a seconda della sostituzione parziale o totale dei capi articolari.
Quando è Necessario l’Impianto di una Protesi?
L’installazione di una protesi diventa necessaria in presenza di traumi gravi, degenerazioni come l’artrosi o l’artrite reumatoide, che provocano dolore continuo e deficit funzionale. La scelta dell’intervento chirurgico è spesso l’ultima risorsa dopo il fallimento delle cure conservative.
Complicanze da Prevenire
Dopo l’installazione di una protesi di spalla, si possono verificare complicanze come rigidità articolare, dolore, infiammazione e gonfiore alla mano. L’immobilizzazione post-operatoria, se eccessiva, può aggravare questi problemi. È quindi consigliato iniziare a muovere l’articolazione gradualmente, sotto la guida di un fisioterapista, per prevenire rigidità e perdita di tono muscolare.
Percorso Riabilitativo Post-Intervento
La riabilitazione post-operatoria è fondamentale e inizia con una fase preoperatoria dove i pazienti imparano gli esercizi necessari per il recupero post-chirurgico. La riabilitazione vera e propria inizia dopo l’intervento, sotto il controllo dell’ortopedico, e si sviluppa in tre fasi principali:
- Fase Iniziale: Riduzione del dolore e inizio del recupero della mobilità con mobilizzazioni passive, massoterapia e attenzione alle articolazioni di gomito e polso per prevenire la rigidità.
- Seconda Fase: Recupero della motilità parziale e inizio del rinforzo muscolare, con esercizi contro resistenza e lavori sulla propriocettività.
- Terza Fase: Massimo recupero della mobilità e funzionalità della spalla, con esercizi più intensi per avvicinare le prestazioni dell’arto operato a quelle dell’arto sano.
La collaborazione tra paziente e fisioterapista, la qualità dell’operazione e il percorso di cura progettato sono elementi chiave per il successo della riabilitazione. La motivazione del paziente e l’esperienza del fisioterapista accelerano i tempi di recupero e aumentano le possibilità di un pieno ritorno alla funzionalità.
La protesi di spalla rappresenta quindi non solo una soluzione chirurgica ai problemi di mobilità e dolore ma anche l’inizio di un percorso riabilitativo mirato a restituire al paziente la massima capacità funzionale possibile.