Tendinite del piede, cause e rimedi
Il piede è un elemento fondamentale dell’organismo poiché è la base della sua struttura; è un sistema biomeccanico così perfetto che ogni componente ossea, tendinea e legamentosa svolge un ruolo specifico che contribuisce al fine ultimo di consentire l’adattamento a camminare su diverse tipologie di superficie con un’ergonomica sopportazione del carico del peso corporeo.
È proprio per l’ampio numero di componenti che il piede è soggetto a varie condizioni dolorose, che possono riguardare elementi del sistema biomeccanico oppure strutture appartenenti ad altri tessuti come quello circolatorio, linfatico o nervoso.
Cos’è la tendinite
Il termine “tendinite” sta ad indicare una condizione infiammatoria (che in medicina è indicata con il suffisso -iteper i vocaboli al singolare e –iti per quelli al plurale) del tendine.
Questo tipo di patologia è caratterizzata dai seguenti segni clinici, che possono essere presenti in parte o contemporaneamente:
- Dolore locale
- Calore
- Rossore
- Gonfiore
- Ridotta/Perdita della funzione
Quali sono le tendini del piede?
Le tendiniti del piede sono diverse e quelle che sono trattate più frequentemente nel nostro centro di fisioterapia sono:
Tendinite al tendine di Achille: è conosciuta anche con il nome di tendinite calcaneare (per via dell’osso del calcagno su cui si inserisce il tendine) o tendinopatia achillea.
È una condizione dolorosa che colpisce soprattutto gli sportivi che praticano atletica leggera, in particolare i maratoneti, poiché sollecitano molto questo tendine nella fase di slancio del piede nella dinamica della corsa.
Proprio per l’alta incidenza negli sport da corsa, in molti chiamano la tendinite del tendine di Achille come tendinite del podista.
Tendinite del tendine tibiale posteriore: dopo la tendinite al tendine di Achille, questa è una delle tendiniti più frequenti del piede.
Uno dei motivi per cui sviluppa rientra nei casi in cui si ha una riduzione stabilità dell’arco plantare, poiché inserendosi nella parte interna del collo del piede nel momento in cui la struttura tende ad un piattismo il tendine potrebbe entrare in sofferenza.
Tendinite dei tendini flessori del piede: questa condizione clinica mostra i suoi sintomi nella regione posteriore mediale della caviglia e del piede.
È una delle tendiniti più frequenti tra i ballerini, poiché sollecitano molto questo gruppo muscolare eseguendo gesti dinamici mentre mantengono il piede sulle punte.
Tendinite dei tendini estensori delle dita: questa condizione clinica comprende la regione superiore del piede, è molto frequente tra i pazienti che soffrono di particolari patologie reumatiche come l’artrite reumatoide.
Nei casi più gravi anche il semplice sfregare il collo del piede con la scarpa, situazione normale nella dinamica del passo, causa dolore.
Come prevenire le tendiniti del piede
In linea di massima per prevenire le tendinopatie al piede è molto importante ascoltare il proprio corpo e se fossi uno sportivo ascolta i consigli di un professionista durante l’esecuzione dei tuoi allenamenti.
Con il primo punto, ossia “ascoltare il corpo” si intende ascoltare i propri sintomi, non ignorare un dolore o una difficoltà di movimento, e se si hanno sospetti recarsi dal proprio medico di base o fisioterapista di fiducia per capire se si tratta di una condizione da curare o meno.
Come trattare le tendiniti del piede
A seconda del tipo di tendine preso in esame segue uno specifico percorso fisioterapico, in linea di massima però i cicli terapeutici seguono tutti degli step, più o meno lunghi:
- Primo step – In questa fase l’obbiettivo è la riduzione del dolore e il controllo dell’infiammazione. In ogni step il fisioterapista usa l’integrazione tra tecniche manuali, mezzi fisici ed esercizi specifici per il paziente e la sua condizione.
- Le tecniche manuali più utilizzate sono:
- Tecniche per i trigger points, una di queste ad esempio è la compressione ischemica che genererà degli effetti biologici positivi per la condizione del paziente.
- Tecniche di massoterapia, come la tecnica del massaggio trasverso e il massaggio funzionale utilizzato in terapia manuale;
- Tecniche fasciali manuali, in cui si esegue manualmente la mobilizzazione di determinate aeree fasciali con l’obbiettivo di ridurre ed eliminare eventuali restrizioni di movimento;
- Tecniche di rilascio post isometrico: in cui per recuperare l’elasticità miotendinea si sfrutta il principio di massimo rilascio muscolare dopo il massimo sforzo.
- I mezzi fisici più utilizzati sono:
- Le onde d’urto
- Gli ultrasuoni
- Il laser ad alta potenza
- L’ipertermia
- La tecarterapia
- Elettroterapie antalgiche
- Le tecniche manuali più utilizzate sono:
- Secondo step – Essendo stata ridotta la condizione infiammatoria, è possibile iniziare a lavorare sul recupero della funzione motoria. In questa fase si iniziano ad effettuare lavori dinamici, solitamente si integra la mobilizzazione attiva del piede, con i mezzi fisici.
Si inizia ad impostare un lavoro di esercizi attivi, che in alcune condizioni è già introdotto dalla prima fase. - Terzo step – Una volta eliminati (o ridotti al minimo) i sintomi, e recuperata la funzione motoria si lavora sull’ottimizzazione della funzionalità del complesso piede-caviglia, eseguendo un training di esercizi specifici per la propriocezione e l’equilibrio.
Se pensi di soffrire di Tendine del piede, contattaci, la prima visita spesso è gratuita e insieme potremo pianificare un piano di trattamento adeguato.
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