Tecarterapia, cos'è e a cosa serve

La terapia TECAR è una forma di elettroterapia e diatermia a contatto combinata. È una pratica medica che applica energia elettromagnetica ai tessuti biologici. La frequenza elettromagnetica applicata proviene dallo spettro delle radiofrequenze.

A differenza dell’elettroterapia non provoca contrazione muscolare. La terapia TECAR ha anche proprietà risolutive attraverso la stimolazione della produzione di endorfine. La terapia TECAR utilizza correnti ad alta frequenza per la biostimolazione dei tessuti con resistività diversa. Gli effetti benefici della terapia TECAR sono principalmente utilizzati nella terapia fisica, nella riabilitazione e nella gestione del dolore.

Cos’è la tecarterapia

La Tecarterapia fa parte come detto delle diatermie, apparecchi che curano attraverso il calore (dal Greco dia = attraverso, termos = calore). Fin dagli anni 90’ periodo di enorme diffusione del modo della fisioterapia di questa tecnologia, ha generato visioni contrastanti sulla sua modalità di utilizzo.

Questo perché come noto alcune patologie infiammatorie e situazioni patologiche come le prime fasi dopo un trauma non giovano, anzi possono peggiorare se si apporta calore nella zona. Inoltre, alcune sostanze infiammatorie, prodotte dal nostro corpo, devono inizialmente rimanere nella zona per stimolare i normali i processi di guarigione del nostro corpo.

La Tecarterapia, più in generale, fa parte dei mezzi fisici che utilizzano gli effetti benefici del calore per il trattamento delle patologie del sistema osteo-articolare. Esistono diversi tipi di termoterapia, dalla semplice lampada ad infrarossi, alla borsa dell’acqua calda, ma rientrano in questa categoria tutte le applicazioni di energia fisica dall’esterno che genera un’iperemia e un aumento della temperatura nei tessuti trattati.

Lo stimolo biologico fornito ai tessuti dalla Tecarterapia non è legato solo agli effetti termici ma anche dagli effetti di natura elettrica ed elettromagnetica, che possono influenzare positivamente i processi biochimici e cellulari. Il trattamento in atermia, utilizzato nelle fasi acute della patologia, prevede quindi un’applicazione caratterizzata da una bassa potenza di emissione che evita gli effetti collaterali che avrebbe la somministrazione di calore in queste fasi terapeutiche.

Cosa cura la tecarterapia

La Tecarterapia è uno dei trattamenti più prescritti in Italia per le patologie del sistema osteo-articolare ma pochi sanno quali e quante sono state le applicazioni di questa tecnologia nei vari ambiti. Sicuramente la più nota è nel campo della medicina estetica.

In campo fisioterapico la Tecarterapia ha il suo maggiore utilizzo nelle patologie della colonna vertebrale come l’ernia del disco e nel trattamento delle grandi articolazioni come la spalla e del ginocchio. Dolori alla spalla o dolore al ginocchio possono avere importanti miglioramenti con l’applicazione di Tecarterapia. La Tecarterapia nel mal di schiena è utile in diversi quadri clinici dalla semplice lombalgia al colpo della strega.

Tecarterapia per il mal di schiena

Il mal di schiena o lombalgia è un termine generico con cui si definisce un dolore nella parte bassa della colonna vertebrale, la zona lombare.

Se ad esempio l’obbiettivo terapeutico del trattamento di Tecarterapia è una faccetta articolare di una vertebra lombare colpita da artrosi, si può prediligere un elettrodo di grandezza medio/piccola in modalità resistivo per avere un’azione più profonda.

Diverso è invece se dovremo trattare le grandi masse muscolari contratte della zona lombare, si opterà per un elettrodo di grandi dimensioni in modalità capacitiva per avere una cessione dell’energia nelle zone più superficiali. In entrambi i casi si utilizza la piastra di ritorno.

Si utilizzeranno invece accessori diversi con l’utilizzo di elettrodi statici se si vuole abbinare al trattamento di Tecarterapia degli esercizi terapeutici mirati, modalità statica-automatica. È chiaro che la profondità della struttura anatomica da trattare, l’estensione della stessa, il tipo di stimolo biologico che si vuole ottenere e la fase infiammatoria (ad esempio l’infiammazione acuta di un nervo) determinano una scelta specifica di trattamento in termini di tempo di erogazione, frequenza, modalità di applicazione (capacitivo o resistivo), tipo di manipolo ed elettrodo.

Tecarterapia per il ginocchio

L’articolazione del ginocchio può manifestare diversi sintomi. Il trattamento di Tecarterapia per il ginocchio è diverso a seconda deIla patologia del paziente.

Il trattamento di Tecarterapia deve essere specifico e quindi effettuato utilizzando potenze, frequenze e accessori (manipoli ed elettrodi) diverse per ogni caso clinico. La gestione della potenza e della durata del trattamento di Tecarterapia è molto importante per evitare un aumento del dolore.

Altro aspetto fondamentale è quello di erogare l’energia solamente dove è veramente necessario. Questo è possibile soltanto utilizzando un corretto posizionamento tra l’elettrodo e piastra di ritorno o utilizzare una geometria specifica, nel caso di utilizzino due elettrodi attivi (sistema neutro dinamico). Il fisioterapista posiziona il paziente e di conseguenza gli elettrodi in modo che la zona anatomica da trattare sia interposta tra di essi senza dispersioni.

Tecarterapia per la cervicale 

La cervicale è il tratto della colonna composta da 7 vertebre che sostiene la testa e si congiunge con la parte alta del tronco. Molti pazienti affermano di “avere la cervicale” confondendo il nome di questo distretto anatomico con i sintomi che si possono avvertire nella zona posteriore del collo o in prossimità delle spalle.

La Tecarterapia per i trattamenti del dolore cervicale è molto utile per il trattamento dei muscoli di questa zona in particolare per contratture o infiammazioni da postura scorretta.

La Tecarterapia è utilizzata con successo, sempre in abbinamento alla terapia manuale e all’esercizio terapeutico  nel trattamento delle patologie derivanti da compressioni del disco vertebrale sulle strutture nervose, come ad esempio la cervicobrachialgia. L’utilizzo della Tecarterapia per la cervicale è estremamente efficace ma è necessario fare delle distinzioni.

Per i disturbi della cervicale come l’artrosi è necessario utilizzare la modalità resistiva, con in paziente in posizione supina sul lettino e la piastra di ritorno sotto il tronco. Nel caso invece il fisioterapista volesse trattare anche la componente muscolare è necessario utilizzare il sistema capacitivo in abbinamento con la massoterapia.

Tecarterapia per la spalla

La spalla è sicuramente l’articolazione più complessa del corpo umano. Il trattamento di Tecarterapia per questo distretto è di conseguenza molto articolato e può necessitare dell’utilizzo di diversi accessori in relazione all’obiettivo terapeutico che si vuole raggiungere.

Senza lo stimolo biologico fornito dal movimento il recupero di una tendinopatia di uno dei tendini della cuffia dei rotatori è sicuramente più lento o addirittura il trattamento può risultare inefficace. Vengono applicati degli elettrodi sulla spalla in modo da creare un flusso di corrente che vada a colpite sia i muscoli che i tendini target del trattamento e contemporaneamente si effettuano gli esercizi.

Anche nelle patologie della spalla l’utilizzo dei corretti parametri di impostazione della Tecarterapia è fondamentale per un recupero più veloce e sicuro. Pertanto, è necessario che potenza, la frequenza con cui gli impulsi vengono emessi siano compatibili allo stato della patologia, cedere troppa energia o troppo poca può portare a risultati terapeutici non soddisfacenti o addirittura ad un peggioramento della sintomatologia.

Per approfondire clicca qui: tecarterapia.

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